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COME STANNO I TOSCANI: PRESENTATO IL RAPPORTO 2017 "WELFARE E SALUTE IN TOSCANA" CON IL CONTRIBUTO DEL LABORATORIO MANAGEMENT E SANITÀ DELL’ISTITUTO DI MANAGEMENT DELLA SCUOLA SANT'ANNA

Data pubblicazione: 22.07.2018
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Una popolazione sempre più anziana, che negli ultimi vent'anni è cresciuta solo grazie agli stranieri; con stili di vita sempre più sani, ottimi servizi educativi per l'infanzia, il mercato del lavoro in miglioramento, aumento di donazioni e trapianti d'organo, mortalità in diminuzione ma aumento dei malati cronici e costante incremento della violenza di genere. È la fotografia dei toscani, così come emerge dal Rapporto 2017 su "Welfare e Salute in Toscana", presentato a Firenze presso il Teatro della Compagnia da Stefania Saccardiassessore al diritto alla salute, welfare e integrazione socio-sanitaria, e frutto di una valutazione che per la prima volta unisce tre esperienze diverse: la valutazione del sistema sanitario toscano, curata ormai da anni dal MeS (Laboratorio Management e Sanità dell'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna), la relazione sanitaria di ARS (Agenzia Regionale di Sanità) e il profilo sociale curato dalla Regione Toscana attraverso l’Osservatorio Sociale.

"Il nostro sistema sanitario è un sistema che funziona, nonostante tutte le difficoltà di una riforma importante come quella che abbiamo fatto - sostiene l'assessore Saccardi - I dati che emergono dal Rapporto, tutti gli indicatori considerati per la sua realizzazione, parlano di una sanità che funziona bene. I toscani vivono più a lungo, hanno abitudini e stili di vita più sani, maggiori chance di sopravvivenza grazie agli screening; si salvano più vite rispetto al passato, sono cresciute le vaccinazioni; disagio giovanile e dispersione scolastica sono in miglioramento; e calano anche i dati sulla povertà. Certo, ci sono ancora punti deboli su cui si sta lavorando e ottenendo miglioramenti, ma il nostro sistema è in buona salute".

Di seguito alcuni dati, in sintesi, del Rapporto 2017 su “Welfare e Salute in Toscana”

  • Aumento dalla durata della vita, che assicura a un neonato di oggi di arrivare a più di 85 anni se femmina e a 81 se maschio, circa 6 mesi di più della media italiana, che è tra le più alte del mondo.
  • Chi nasce e vive in Toscana ha abitudini in linea di massima migliori degli italiani. Si beve meno alcol rispetto al passato, ancora un po' di più della media italiana, ma con meno eccessi (meno ubriacature). Si mangia un po' meglio e si fa più attività fisica e sportiva (la praticano 2/3 dei toscani da 3 anni in su), con effetti positivi sul peso: la temuta "epidemia" di obesità, che colpisce molte regioni del sud Italia, in Toscana fortunatamente non c'è. Diminuiscono i fumatori e cominciano gli effetti positivi sulla mortalità legata al fumo: meno malattie respiratorie e meno tumori del polmone.
  • Diminuizione della mortalità generale, grazie ai progressi in prevenzione e cura di tumori e malattie cardiocircolatorie, patologie che da sole costituiscono i 2/3 dei decessi.
  • La mortalità infantile, indicatore internazionale dei sistemi sanitari, è a valori molto bassi, così come si riducono la mortalità prematura (la morte che colpisce prima dei 65 anni) e la mortalità evitabile con interventi di prevenzione e cure tempestive assicurate dal sistema sanitario toscano.
  • La tempestività con la quale il sistema reagisce alle emergenze, quando il tempo conta (ictus o infarto), permette di salvare più vite rispetto al passato.
  • L'introduzione della legge sull'obbligo vaccinale ha fatto sì che tutti i livelli di adesione a 24 mesi di vita aumentino in Toscana, riportando la regione sulla soglia di eccellenza della copertura vaccinale in Italia ed in particolare la campagna vaccinale per il Meningococco C, a seguito del grande incremento di casi avvenuto nella nostra regione nel 2015 e nel 2016, ha inciso in maniera positiva, riducendo i casi di malattia e riportandoli sui valori attesi prima dell'incremento.
  • La Toscana è ormai dal 2012 stabilmente ai vertici della classifica delle regioni dei Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero quelle prestazioni e servizi che il Servizio sanitario è tenuto a fornire a tutti i cittadini. 
  • Difficoltà nell'accesso alle prestazioni diagnostiche e ad alcuni interventi chirurgici.

Oltre alla situazione della sanità in Toscana, il Rapporto ha fotografato il sistema del Welfare e il contesto socio-demografico della Regione

  • I Comuni toscani spendono per interventi e servizi sociali oltre 476 milioni di euro (2015), da cui deriva una spesa pro-capite di 127 € (la media nazionale è di 114 €).
  • Impegno importante nei confronti delle giovani generazioni che vivono situazioni di disagio, in quanto i servizi sociali in Toscana seguono direttamente quasi 4.000 bambini e ragazzi con attività socio educative presenti in tutte le Zone socio sanitarie. 
  • Consolidamento di un Terzo settore disseminato sul territorio con una dotazione di capitale sociale e una spiccata propensione all'associazionismo. In Toscana ci sono oltre 26.500 organizzazioni non profit che coinvolgono oltre 515.000 persone attive (di cui il 91% volontari e il 9% addetti). 
  • Il fenomeno della disoccupazione è fortemente al di sotto del dato italiano. Diminuisce lo svantaggio per la componente femminile e diminuiscono i giovani NEET (not in education, employment or training).
  • Migliorano nel contempo i dati sulla povertà che riguardano 59.000 famiglie in povertà relativa (3,6%, dato in diminuzione e molto inferiore al 10,6% medio nazionale) e 53.000 famiglie in povertà assoluta (3,2% contro una media italiana del 6,1%).
  • Sono in aumento le disponibilità reddituali dei toscani che mantengono un trend positivo e collocano la regione al di sopra del dato medio italiano.  
  • A inizio 2018, i toscani sono circa 3.737.000 residenti: la popolazione, cresciuta negli ultimi venti anni grazie agli stranieri (che sono l'11% della popolazione), diminuisce per il terzo anno di seguito.
  • Prosegue un costante invecchiamento della popolazione: gli anziani sono vicini al milione, 1/4 dei toscani è over 64 e ci sono due anziani ogni giovane 0-14 anni.
  • Le famiglie in Toscana sono 1.650.000 e sono in trasformazione. Si assottigliano le reti familiari (2,25 componenti medi per famiglia, media Italia 2,31) e aumenta l'instabilità matrimoniale (13.700 separazioni e divorzi nel 2016, 3,4 ogni 1000 residenti).